Domanda – Si chiede di sapere se nell’ambito dello stralcio della cartelle fino a 1.000 euro disposto dal Decreto Fiscale, è necessario considerare l’intero importo della cartella o il raffronto va effettuato in rapporto al singolo carico riportato nella stessa.
Risposta – Innanzitutto individuiamo quelle che sono le disposizioni normative di cui allo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro.
Il Decreto Fiscale dispone l’annullamento automatico dei debiti tributari fino a mille euro (comprensivo di capitale, interessi e sanzioni) risultanti dai singoli carichi affidati agli Agenti della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. Più in dettaglio, è previsto l’annullamento automatico dei debiti di importo residuo) fino a mille euro; l’importo da considerare è comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. Per i debiti oggetto di annullamento:
- le somme versate anteriormente al 24 ottobre 2018 (data di entrata in vigore del decreto in esame) restano definitivamente acquisite;
- quelle versate successivamente al 24 ottobre 2018 alla data di entrata in vigore del presente decreto sono imputate alle rate da corrispondersi per altri debiti eventualmente inclusi nella rottamazione-bis anteriormente al versamento, ovvero, in mancanza, a debiti scaduti o in scadenza e, in assenza anche di questi ultimi, sono rimborsate.
L’annullamento è effettuato alla data del 31 dicembre 2018, per consentire il regolare svolgimento dei necessari adempimenti tecnici e contabili.
Una volta effettuato l’annullamento, il contribuente potrà verificare l’estinzione del debito anche consultando la sua posizione debitoria all’interno dell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La soglia di 1.000 € va calcolata al 24 ottobre 2018, data di entrata in vigore del decreto. Inoltre, dovrebbero essere annullabili anche le cartelle che originariamente erano di importo superiore a 1.000 € ma che per effetto di versamenti parziali sono scese sotto il tetto limite evidenziato.
Detto ciò e venendo al suo quesito, il limite di mille euro deve opportunamente essere riferito “alla singola partita che l’ente impositore ha inviato all’Agenzia delle Entrate Riscossione” (Dichiarazione Direttore Agenzia delle Entrate).
Per meglio intenderci, come specificato dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare n°2/2017, il ruolo è “l’elenco dei debitori e delle somme da essi dovute formato dall’ufficio ai fini della riscossione a mezzo del concessionario” (ora Agente della Riscossione). Per ogni ruolo è esposto il n° di partite (+ partite) riferite al singolo procedimento di controllo concluso dall’Ufficio con un atto impositivo, di riscossione o di liquidazione. Per ogni singolo carico si intende dunque la singola partita di ruolo, ossia l’unità non frazionabile di riferimento per la definizione agevolata.
In base a quanto detto finora, non va dunque considerato l’importo totale della cartella ma la singola partita di ruolo.
Fonte: Fiscal Focus