Arriva la modulistica per aderire alla nuova rottamazione introdotta dal decreto fiscale
collegato. Infatti, Agenzia delle entrate – Riscossione ha reso disponibile, sul proprio sito,
il modello DA-2018 che, appunto, i contribuenti dovranno inviare entro il 30 aprile 2019 per
chiedere di essere ammessi alla rottamazione dei ruoli 2000-2017. Inoltre, è stato
pubblicato il Modello DA-2018-D da utilizzare per rottamare i carichi relativi alle risorse
proprie UE oltre ad alcune interessanti FAQ che possono agevolare i contribuenti nella
procedura di adesione.
La rottamazione dei ruoli, come definita nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio
2019, imbarca il nuovo modello.
Infatti, nella giornata del 6 novembre 2018, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha pubblicato il
modello DA-2018 con relative istruzioni di compilazione, oltre ad una serie di FAQ che
chiariscono gli aspetti principali della nuova procedura.
A dire il vero, si tratta della stessa modulistica, rivista ed aggiornata, già predisposta per la
precedente tornata di rottamazione.
L’unica vera novità sta nella predisposizione di un ulteriore modello (modello DA-2018-D) da
utilizzare per l’inedita rottamazione dei carichi affidati all’agente della riscossione a titolo di
risorse proprie dell’Unione europea.
Anche se, per la presentazione, i termini sono ancora abbastanza lunghi (la scadenza è fissata
al 30 aprile 2019), è utile vedere come vanno compilati.
Modello DA-2018
Quanti vorranno aderire a questa nuova campagna di rottamazione – che riguarda i carichi
affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 – devono,
come primo atto, compilare ed inviare il modello DA-2018.
Come la precedente modulistica (modello DA-2017) anche in questo caso, oltre alle sezioni
destinate all’inserimento dei dati anagrafici e del domicilio che verrà utilizzato da Agenzia delle
entrate-Riscossione per inviare, entro il 30 giugno 2019, la “Comunicazione delle somme dovute”
in risposta alla dichiarazione presentata, è presente la sezione per indicare le cartelle o
avvisi che si vuole rottamare.
Infatti, come riportato anche nelle istruzioni di compilazione, per aderire alla definizione
agevolata, è necessario:
– allegare un elenco riepilogativo delle cartelle/avvisi che si intendono definire
oppure
– indicare il numero delle cartelle/avvisi che si intendono definire nell’apposita tabella
A tale proposito, valgono le seguenti avvertenze:
– se le somme da definire sono richieste dall’Agente della riscossione con una cartella di
pagamento occorre indicarne il numero;
– se, invece, si tratta di un accertamento esecutivo, occorre indicare il numero del Riferimento
interno presente nell’avviso di presa in carico inviato da Agenzia delle entrate-Riscossione. In
questo caso, è necessario verificare la data di affidamento;
– se, infine, si voglia rottamare un avviso di addebito ricevuto direttamente dall’INPS e affidato
all’Agente della riscossione, occorre indicare il numero dell’atto.
Segue la sezione in cui indicare i ruoli se si sceglie di rottamarne solo alcuni di quelli contenuti
nella cartella.
Da prestare anche attenzione alla scelta della rateazione barrando la casella
corrispondente al versamento in unica soluzione, oppure nel numero massimo di rate (10, due
all’anno con scadenza luglio-novembre dal 2019) o, infine, indicando un numero di rate da 2 a 9
se si opta per una rateizzazione “personalizzata”.
Chiudono il modello le sezioni dedicate a:
– indicazione che non vi sono giudizi pendenti aventi a oggetto i carichi ai quali si riferisce
questa dichiarazione oppure che si si assume l’impegno a rinunciare ai giudizi pendenti aventi a
oggetto i carichi ai quali si riferisce questa dichiarazione;
– dichiarazione effettuata dal titolare/rappresentante legale/tutore/curatore/altro;
– data e firma;
– eventuale delega.
Da segnalare, infine, che coloro i quali, avendo aderito alla rottamazione bis versano le rate
di luglio-settembre-ottobre entro il 7 dicembre 2018, per rideterminare il residuo in 10 rate, non
devono presentare alcun modello: a fare tutto ci penserà Agenzia delle Entrate-
Riscossione.
Infatti, a costoro sarà recapitato, entro il 30 giugno, il nuovo piano rateale: a differenza di
quanto previsto per la rottamazione ter, per costoro non sarà possibile decidere il numero di
rate ma dovranno comunque pagarne 10, con le stesse scadenze sopra indicate (luglionovembre
dal 2019).
Modello DA-2018-D
Una delle novità introdotte dal decreto fiscale è la possibilità di definire i debiti relativi ai
carichi affidati in riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 a titolo di risorse
proprie tradizionali previste dall’art. 2, paragrafo 1, lettera a) delle decisioni 2007/436/CE,
Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, e 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio
2014, e di IVA riscossa all’importazione.
Si ricorda che le risorse proprie tradizionali UE sono: prelievi, premi, importi supplementari o
compensativi, importi o elementi aggiuntivi, dazi della tariffa doganale comune e altri dazi
fissati o da fissare da parte delle istituzioni dell’Unione sugli scambi con paesi terzi, dazi
doganali sui prodotti che rientrano nell’ambito di applicazione del trattato (ormai scaduto), che
istituisce la Comunità europea del carbone e dell’acciaio, nonché contributi e altri dazi previsti
nell’ambito dell’organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero.
Per la definizione di questi atti è previsto il pagamento integrale delle somme affidate a
titolo di capitale e di interessi iscritti a ruolo (nonché dell’aggio, dei diritti di notifica della
cartella di pagamento e delle spese maturate per eventuali procedure esecutive), oltre che di
un importo dovuto a titolo di interessi di mora previsti dalla normativa comunitaria e calcolati
dal 1° maggio 2016 e fino al 31 luglio 2019.
Per perfezionare tale definizione agevolata è stato predisposto un apposito modello,
denominato DA-2018-D, (con relative istruzioni) anch’esso disponibile sul sito dell’Agenzia delle
entrate-Riscossione.
A dire il vero, guardando il modello, non si notano differenze con il modello DA-2018 di cui si
è detto sopra: eccetto la denominazione che, chiaramente è diversa, le sezioni sono identiche
come identiche sono le istruzioni di compilazione.
Quindi, per maggiori dettagli, si rimanda a quanto detto sopra.
Fonte: Quotidiano Ipsoa