Pubblicato in Gazzetta il Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020

Con la pubblicazione di sabato in GU (Serie Generale n.252 del 26-10-2019), è entrato in vigore il Decreto fiscale n. 124/2019, collegato alla Legge di Bilancio 2020. Il Decreto è articolato in misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva ed alle frodi fiscali, disposizioni sui giochi e lotterie, disposizioni fiscali ed ulteriori disposizioni per esigenze indifferibili. Di seguito una panoramica delle misure più rilevanti contenute nel Decreto.

Divieto di compensazione dei crediti per la cessazione di partita IVA.

Nel Decreto è disposto che per i contribuenti a cui sia stato notificato provvedimento di cessazione della partita IVA, è esclusa la facoltà di avvalersi, a partire dalla data di notifica del provvedimento, della compensazione dei crediti. L’esclusione opera a prescindere dalla tipologia e dall’importo dei crediti, anche qualora questi ultimi non siano maturati con riferimento all’attività esercitata con la partita IVA oggetto del provvedimento, e rimane in vigore fino a quando la partita IVA risulti cessata. Invece, per i contribuenti a cui sia stato notificato provvedimento di esclusione della partita IVA dalla banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie, è esclusa la facoltà di avvalersi, a partire dalla data di notifica del provvedimento, della compensazione dei crediti IVA. L’esclusione rimane in vigore fino a quando non siano rimosse le irregolarità che hanno generato l’emissione del provvedimento di esclusione. L’intento della norma è quello di contrastare l’abuso del meccanismo degli indebiti utilizzi di crediti da parte di soggetti titolari destinatari dei provvedimenti di cessazione della partita IVA, subordinando a specifiche verifiche l’utilizzo in compensazione dei crediti di imposta.

Nel Decreto è disposto che per i contribuenti a cui sia stato notificato provvedimento di cessazione della partita IVA, è esclusa la facoltà di avvalersi, a partire dalla data di notifica del provvedimento, della compensazione dei crediti. L’esclusione opera a prescindere dalla tipologia e dall’importo dei crediti, anche qualora questi ultimi non siano maturati con riferimento all’attività esercitata con la partita IVA oggetto del provvedimento, e rimane in vigore fino a quando la partita IVA risulti cessata. Invece, per i contribuenti a cui sia stato notificato provvedimento di esclusione della partita IVA dalla banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie, è esclusa la facoltà di avvalersi, a partire dalla data di notifica del provvedimento, della compensazione dei crediti IVA. L’esclusione rimane in vigore fino a quando non siano rimosse le irregolarità che hanno generato l’emissione del provvedimento di esclusione. L’intento della norma è quello di contrastare l’abuso del meccanismo degli indebiti utilizzi di crediti da parte di soggetti titolari destinatari dei provvedimenti di cessazione della partita IVA, subordinando a specifiche verifiche l’utilizzo in compensazione dei crediti di imposta.

Stretta sulla filiera dei distributori di carburanti.

Il Decreto mira, inoltre, rafforzare l’azione di prevenzione e contrasto delle frodi nel settore della vendita di alcuni carburanti, già avviata, con specifico riferimento all’IVA, dalla legge n° 205/2017. In tal modo si porterà un notevole incremento nelle casse dello Stato. Infatti si parla di un’evasione dell’imposta tra 500 milioni e 1,1 miliardi di euro. Nello specifico si stima un incasso tra i 100 e i 200 milioni di euro derivante dall’inserimento di meccanismi informatici sui depositi di carburante, e tra i 400 e i 900 milioni proveniente dalla sottrazione di accise per frodi collegate alla filiera di distribuzione dei carburanti.

Confisca obbligatoria nelle frodi sui prodotti energetici.

In considerazione del perdurare di situazioni fraudolente nel settore commerciale di benzina e gasolio, il Decreto intende rafforzare l’efficacia delle disposizioni antifrode attraverso l’adozione di specifiche norme volte a prevenire l’insorgenza di fenomeni di frode fiscale in tale ambito. A tal fine, il Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio per il 2020 prevede l‘introduzione di un sistema di informatizzazione e monitoraggio per via telematica delle movimentazioni dei prodotti sottoposti ad accisa in regime sospensivo che consente, all’Amministrazione Finanziaria, di monitorare ogni trasferimento dei prodotti energetici in questione tra un deposito fiscale, nazionale o unionale, e il deposito di uno dei menzionati soggetti obbligati di cui agli articoli 8 e 23 del TUA.

Modifiche all’utilizzo del contante.

Il Decreto modifica anche le soglie massime all’utilizzo sul contante. La norma mira, infatti, a ridurre progressivamente, secondo una logica transitoria spalmata sul prossimo biennio, dapprima a 2.000 euro e successivamente a 1.000 euro la soglia che limita le transazioni in denaro contante che possono essere effettuate al di fuori del circuito degli intermediari bancari e finanziari abilitati. La norma vigente prevede il divieto di trasferire denaro contante e titoli al portatore in euro e in valuta estera per un valore complessivamente pari o superiore a 3.000 euro.

Giochi e lotterie.

Al fine di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei giochi e la diffusione del gioco illegale, nonché di perseguire un razionale assetto sul territorio dell’offerta di gioco pubblico, verrà istituito il Registro unico degli operatori del gioco pubblico, presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Per la prevenzione del gioco da parte dei minori ed impedire l’esercizio abusivo del gioco con vincite in denaro e contrastare l’evasione fiscale, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli istituirà un fondo di 100.000 euro da far giocare al proprio personale che agirà in qualità di agente sotto copertura. Le predette operazioni potranno anche essere effettuate da agenti della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Si prevede, a causa dell’effetto deterrente, che vi sarà un aumento del gettito Iva pari a 13 milioni di euro.

Al fine di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei giochi e la diffusione del gioco illegale, nonché di perseguire un razionale assetto sul territorio dell’offerta di gioco pubblico, verrà istituito il Registro unico degli operatori del gioco pubblico, presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Per la prevenzione del gioco da parte dei minori ed impedire l’esercizio abusivo del gioco con vincite in denaro e contrastare l’evasione fiscale, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli istituirà un fondo di 100.000 euro da far giocare al proprio personale che agirà in qualità di agente sotto copertura. Le predette operazioni potranno anche essere effettuate da agenti della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Si prevede, a causa dell’effetto deterrente, che vi sarà un aumento del gettito Iva pari a 13 milioni di euro.

Sanzioni.

Il Decreto prevede, in tema di “lotteria degli scontrini”, l’introduzione di una multa, variabile tra i 500 e 2.000 euro, per gli esercenti che non comunichino i dati fiscali, al Fisco, dei clienti che hanno effettuato il pagamento con strumenti tracciabili. Verranno, inoltre, sanzionati, a partire dal 1° luglio 2020, gli esercenti che rifiuteranno i pagamenti, di qualsiasi importo, effettuati con carta di debito o di credito. Nei confronti dell’esercente verrà applicata una sanzione amministrativa di importo pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.

Il Decreto prevede, in tema di “lotteria degli scontrini”, l’introduzione di una multa, variabile tra i 500 e 2.000 euro, per gli esercenti che non comunichino i dati fiscali, al Fisco, dei clienti che hanno effettuato il pagamento con strumenti tracciabili. Verranno, inoltre, sanzionati, a partire dal 1° luglio 2020, gli esercenti che rifiuteranno i pagamenti, di qualsiasi importo, effettuati con carta di debito o di credito. Nei confronti dell’esercente verrà applicata una sanzione amministrativa di importo pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.

Contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera.

Il Decreto introduce, inoltre, misure per contrastare l’illecita somministrazione di manodopera e l’aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da parte di cooperative o imprese fittizie. Le misure si sono rese necessarie al fine di contrastare il risparmio fiscale indebito costituito dall’abbattimento del debito IVA da parte dell’appaltatore a fronte della detrazione IVA da parte del committente e/o società consortile. L’appaltatore omette sistematicamente i versamenti IVA (o determina l’azzeramento del debito IVA a seguito di utilizzo di fatture false), a fronte della detrazione dell’imposta da parte del committente e/o della società consortile, concretizzando il c.d. salto d’imposta. Il più delle volte, tali condotte si accompagnano a violazioni di natura giuslavoristica quali appalti illeciti derivanti da mera somministrazione di manodopera. Attraverso le succitate forme di evasione, gli appaltatori ottengono risparmi fiscali per mezzo dei quali riescono a offrire i propri servizi a prezzi competitivi, violando la libera concorrenza. Il committente ottiene, pertanto, come ulteriore vantaggio, flessibilità nell’utilizzo delle risorse umane e minore costo del lavoro sostenuto. L’introduzione del meccanismo del reverse charge garantirà, pertanto, il corretto adempimento dell’IVA, bloccando il mancato introito per l’Erario.

Incentivi all’innovazione delle aziende agricole.

Il Decreto prevede l’erogazione alle aziende agricole di un contributo a fondo perduto che può arrivare fino al 35% della spesa ammissibile associata alla concessione di mutui agevolati di importo massimo del 60% della spesa ammissibile per il finanziamento di iniziative volte all’accesso e allo sviluppo di processi produttivi innovativi e dell’agricoltura di precisione. L’agevolazione sui mutui consiste nel totale azzeramento degli interessi. La disposizione intende favorire l’adozione e la diffusione di sistemi di gestione avanzata attraverso l’utilizzo delle tecnologie innovative secondo le metodologie di sviluppo delineate a livello europeo e nazionale. In particolare, l’obiettivo principale è quello di facilitare l’accesso alle metodologie, alle pratiche e alle tecnologie dell’agricoltura di precisione alle aziende agricole italiane. Il tutto prestando particolare attenzione ai fattori di sostenibilità che l’innovazione dei processi produttivi, ed in particolare l’agricoltura di precisione, affronta sistematicamente. Gli aiuti concessi dovranno essere rispettosi della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato.

Uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

Il Decreto prevede l’inasprimento delle pene per il reato di “dichiarazioni fraudolente mediante l’uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti”. Infatti, è stabilito un aumento del limite massimo della pena comminata per il reato in parola che passerà dai sei, attualmente previsti, a ben otto anni di reclusione. Anche la pena minima prevista è destinata ad essere inasprita in quanto, in base alla formulazione attuale del Decreto, passerà da un anno e sei mesi a quattro anni di reclusione. Ancora una volta non sono previste delle soglie minime di evasione per l’applicazione delle pene testé citate per cui, indipendentemente dall’importo evaso, qualora in dichiarazione il contribuente si avvalga anche solo di una fattura falsa (e di importo limitato) verrà applicata la pena della reclusione. Invece, se l’ammontare degli elementi passivi fittizi è inferiore ai 100 mila euro la pena applicabile sarà quella minima attualmente prevista, pari ad un anno e sei mesi.

Fonte: Fiscal Focus