POS OBBLIGATORIO: QUANTO CI COSTA?

Obbligatorio accettare pagamenti con bancomat e carta di credito: novità per professionisti, commercianti e artigiani, che dovranno dotarsi di Pos entro il 30 settembre 2017.

In realtà, il POS obbligatorio è già in vigore dal 2015, però il tutto è stato trascurato dal fatto che sinora non era stato emanato il decreto con cui venissero definite le sanzioni per gli inadempienti.

Nell’ultimo periodo si è molto parlato dell’introduzione di sanzioni, seppur di importo minimo, per i commercianti che non accetteranno i pagamenti con bancomat o carte di credito.

“In Italia sono già installati due milioni di Pos, più che in Francia e in Germania. E l’ipotesi di multare i negozi e le imprese che non si dotano di questo strumento – cosa che peraltro non è prevista in nessun altro Paese europeo – sinceramente ci sembra un atteggiamento persecutorio che non serve certo a favorire la diffusione della moneta elettronica. Confidiamo, quindi, che ci siano i margini per ripensare un provvedimento del genere”.

È questo il pensiero della Confcommercio in attesa che venga emanato il decreto con le sanzioni per negozianti, liberi professionisti e ristoratori che non si adegueranno all’obbligatorietà dei pagamenti elettronici tramite Pos.

Il decreto sul POS obbligatorio 2017 è stato annunciato per la fine di settembre, anche se all’iniziale annuncio di Casero non sono seguite ulteriori novità.

È stato invece approvato il decreto sulle commissioni bancarie per i pagamenti Pos discusso dal Consiglio dei Ministri il 15 settembre 2017. I prestatori di servizi di pagamento saranno tenuti ad applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per i pagamenti fino a 5 euro rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore, così da promuovere l’utilizzo delle carte anche per questi pagamenti.

Per i pagamenti con POS di importo fino a 5 euro verrà applicato un massimale dello 0,3% sul totale del pagamento effettuato con carte di credito, e dello 0,2% per chi paga con carte di debito, così come previsto negli altri Paesi dell’UE che hanno già recepito la direttiva del 2015.

L’obbligatorietà del Pos comporterà per forza di cose un aumento di costi per professionisti e commercianti. I costi totali possono arrivare a 6.300 euro annui (oltre il 40% in più rispetto al 2015). Le commissioni più alte riguardano l’utilizzo di carte di credito rispetto al bancomat anche se non di rilievo, circa un punto percentuale: le commissioni addebitate per ogni transazione sono aumentate del 18,5% per gli acquisti con bancomat e del 19,5% per quelli effettuati con altra carta.

Costi che tenderanno ad essere più elevati per l’utilizzo del Pos fisso piuttosto che per quello mobile.

È previsto, però, un taglio delle commissioni bancarie per l’utilizzo del Pos. Taglio dei costi che avverrà in maniera graduale. Fino al 9 dicembre 2020 per le operazioni nazionali tramite carta di debito ad uso dei consumatori, i prestatori di servizi di pagamento possono applicare una commissione interbancaria media ponderata non superiore all’equivalente dello 0,2% del valore medio annuo di tutte le operazioni nazionali effettuate tramite tali carte di debito all’interno dello stesso schema di carte di pagamento.

A partire dal 10 dicembre 2020, per i pagamenti in Italia tramite carta di debito, i prestatori di servizi di pagamento applicheranno una commissione interbancaria non superiore allo 0,2 % del valore di ciascuna operazione o a 5 centesimi di euro per ciascuna operazione. Tale commissione interbancaria per operazione può anche essere combinata con una percentuale massima non superiore allo 0,2 % del valore di ciascuna operazione a condizione che la somma delle commissioni interbancarie dello schema di carte di pagamento non superi mai lo 0,2 % del valore totale annuo delle operazioni nazionali effettuate tramite tali carte di debito all’interno di ciascuno schema di carte di pagamento. In ogni caso, per le operazioni nazionali tramite carta di debito ad uso dei consumatori di importo inferiore a 5 euro, la commissione interbancaria sarà di importo ridotto rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore a 5 euro.

Fonte: Fiscalfocus

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