Caso Pratico
Sono il presidente di un’associazione culturale che promuove la cultura del teatro nelle scuole, attraverso laboratori creativi e didattici.
Alla luce delle nuove disposizioni in materia di spesometro trimestrale, la mia associazione optando per la L. 398/1991 deve onorare tale obbligo?
Risposta
Alla luce dell’attuale normativa e in assenza di chiarimenti, la risposta si presume positiva. L’associazione deve quindi trasmettere con cadenza trimestrale la comunicazione di cui all’art. 21, DL 78/2010, come rivisto dall’art. 193/2016.
La motivazione è al momento la seguente, fatta salva ogni eventuale modifica in fase di conversione del DL.
Il nuovo art. 21, DL 78/2010 riscritto dall’art. 4, co.1 DL 193/2016, prevede in materia di “spesometro” quanto segue:
In riferimento alle operazioni rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto effettuate, i soggetti passivi trasmettono telematicamente all’Agenzia delle entrate, entro l’ultimo giorno del secondo mese successive ad ogni trimestre, I dati di tutte le fatture emesse nel trimestre di riferimento, e di quelle ricevute e registrate ai sensi dell’articolo 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, ivi comprese le bollette doganali, nonché i dati delle relative variazioni.
Infatti tali soggetti, pur avendo l’obbligo di compilazione del prospetto di cui al DM 1997, sono comunque chiamati a registrare entro il 15 del mese successivo tutte le risultanze delle fatture emesse nello svolgimento delle loro attività commerciali e non istituzionali e a versare conseguentemente l’eventuale debito IVA.
Ragion per cui si presume che anche l’obbligo trimestrale di comunicazione di cui al DL 78/2010 come modificato dall’art. 4, DL 193/2016, debba essere onorato.
In materia si attendono comunque approfondimenti, vista la portata del nuovo adempimento.
Fonte: Fiscal Focus