Interessi legali, aumento a partire dal 1° gennaio 2022: il tasso sale all’1,25 per cento, secondo quanto indicato dal decreto MEF del 13 dicembre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 dicembre 2021.
Interessi legali in aumento dal 1° gennaio 2022, data a partire dalla quale il tasso passerà dallo 0,01 previsto per il 2021 all’1,25 per cento.
Lo prevede il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 13 dicembre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 dicembre 2021, con il quale viene disposto l’aggiornamento del saggio degli interessi legali sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a 12 mesi e del tasso di inflazione registrato nell’anno.
Due dati che portano al rialzo della misura degli interessi legali dovuti a partire dal 1° gennaio 2022, e tra le conseguenze aumenteranno le somme aggiuntive applicate in caso di versamento tardivo delle imposte.
A partire dal prossimo anno invece si tornerà ai parametri previsti dal 2010 e, seppur con alcune variazioni, fino al 2014.
Cosa comporterà l’aumento da un punto di vista pratico?
Gli interessi legali, come noto, sono uno dei parametri da tenere a mente per il pagamento delle imposte in ritardo, ed influiscono sul calcolo del ravvedimento operoso.
L’aumento previsto a decorrere dal 1° gennaio 2022 comporterà quindi un aggravio dei costi aggiuntivi dovuti dai contribuenti che verseranno tasse e imposte in ritardo. Un balzo in avanti considerevole, se si tiene conto del minimo storico dello 0,01 per cento previsto invece per l’annualità precedente.
La determinazione della misura degli interessi legali incide profondamente anche nei rapporti commerciali tra le aziende e nei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione.
Ad esempio, in caso di pagamento di prestazioni pensionistiche in ritardo, l’incremento degli interessi legali comporterà un ricalcolo a favore del contribuente delle somme dovute dall’INPS in ragione delle tempistiche di erogazione.
Fonte: Fisco e Tasse